Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.
Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione.
La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.
Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge.
Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso.
Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge.
La responsabilità penale è personale.
L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.
Nessuno può essere punito per un fatto che non sia espressamente preveduto come reato dalla legge, né con pene che non siano da essa stabilite.
Il trattamento del condannato e dell’internato è svolto avvalendosi principalmente dell’istruzione, del lavoro, della religione, delle attività culturali, ricreative e sportive e agevolando opportuni contatti con il mondo esterno ed i rapporti con la famiglia.
Ai fini del trattamento rieducativo, salvo casi d’impossibilità, al condannato e all’internato è assicurato il lavoro.
Gli imputati sono ammessi, a loro richiesta, a partecipare ad attività educative, culturali e ricreative e, salvo giustificati motivi o contrarie disposizioni dell’autorità giudiziaria, a svolgere attività lavorativa o di formazione professionale, possibilmente di loro scelta e, comunque, in condizioni adeguate alla loro posizione giuridica.
L’apporto del volontariato all’interno dell’Associazione contribuisce in modo determinante al buon svolgimento dell’attività istituzionale non solo per quanto concerne la composizione degli organi sociali ma anche in proposito all’attività svolta nei singoli servizi.
Buona parte del volontariato operante in Apas è costituito da persone che si sono associate condividendone i valori e gli obiettivi sanciti nello statuto.
I volontari occupano le cariche sociali attraverso cui viene amministrato il servizio: il Presidente, il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Sindaci sono ricoperte da soci eletti dall’Assemblea che accettano di farsi carico del coordinamento dell’Associazione nella sua complessità, della programmazione di iniziative di utilità sociale secondo i fini statutari e della cura dei rapporti con l’Ente pubblico ed ulteriori realtà del terzo settore.
Inoltre il volontariato assicura il sostegno e l’accompagnamento dell’utenza attraverso una diretta partecipazione alle iniziative realizzate sia dentro che fuori il carcere.
Tale apporto assicura inoltre un sostegno ai familiari attraverso l’ascolto e la comprensione, a cui può seguire un accompagnamento maggiormente strutturato tramite l’ausilio della struttura operativa. Il volontariato trova espressione anche attraverso la presenza nei Laboratori in cui occorre assistere l’utenza accolta durante lo svolgimento dell’impegno lavorativo.
Inoltre, tale contributo si concretizza anche nella presenza presso gli alloggi protetti dove un volontario può offrire vicinanza e ascolto alle persone che intraprendono un progetto di ospitalità funzionale ad acquisire le basi per una futura autonomia. Tale esperienza si dimostra particolarmente significativa anche per coloro che sono agli arresti domiciliari.
Il volontariato trova particolare efficacia anche durante il servizio di accompagnamento di persone detenute presso la Casa Circondariale di Trento che durante un permesso possono uscire temporaneamente dal carcere per sostenere un incontro con l’Associazione e con i Servizi di riferimento.
Dunque, il volontariato rappresenta un esempio di cittadinanza impegnata che gratuitamente si rende disponibile a favorire l’integrazione sociale di persone svantaggiate con problemi di giustizia. Questa risorsa affianca l’intervento dell’operatore ed assicura una maggiore assistenza e vicinanza alla persona aiutata durante un percorso di inclusione sociale.
I volontari partecipano anche alle iniziative promosse da ulteriori organismi a cui l’Apas aderisce: Segretariato Nazionale Enti di Assistenza ai Carcerati – SEAC; Coordinamento Nazionale dei Centri di Accoglienza – CNCA; Conferenza Regionale Volontariato Giustizia – CRVG.
In ultimo, il volontariato partecipa attivamente alla redazione di un notiziario rivolto ai soci, alla comunità ed ai servizi con cui Apas collabora: “Oltre il muro. Reinserimento sociale e alternative al carcere”.