Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.
Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione.
La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.
Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge.
Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso.
Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge.
La responsabilità penale è personale.
L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.
Nessuno può essere punito per un fatto che non sia espressamente preveduto come reato dalla legge, né con pene che non siano da essa stabilite.
Il trattamento del condannato e dell’internato è svolto avvalendosi principalmente dell’istruzione, del lavoro, della religione, delle attività culturali, ricreative e sportive e agevolando opportuni contatti con il mondo esterno ed i rapporti con la famiglia.
Ai fini del trattamento rieducativo, salvo casi d’impossibilità, al condannato e all’internato è assicurato il lavoro.
Gli imputati sono ammessi, a loro richiesta, a partecipare ad attività educative, culturali e ricreative e, salvo giustificati motivi o contrarie disposizioni dell’autorità giudiziaria, a svolgere attività lavorativa o di formazione professionale, possibilmente di loro scelta e, comunque, in condizioni adeguate alla loro posizione giuridica.
LABORATORIO DI ASSEMBLAGGIO
Per chi ha avuto trascorsi giudiziari è difficile trovare un lavoro. Lo stigma del “delinquente” accompagna la persona ed il suo curriculum al di là delle sue effettive capacità lavorative o della sua volontà di riscatto. A questa considerazione va aggiunto il fatto che chi ha vissuto a lungo nella marginalità spesso denota oggettive difficoltà personali nell’adattarsi ai ritmi di lavoro, nel farsi carico di un impegno e quindi, nel rispettare le regole. Ancor più difficile risulta poi far fronte agli impegni ed alle responsabilità con continuità da cui non è raro che le esperienze lavorative abbiano durate brevi. In considerazione di questo, Apas offre a persone con trascorsi giudiziari oppure a detenuti nel carcere di Trento che beneficiano di una misura alternativa alla detenzione, la possibilità di frequentare un tirocinio lavorativo altrimenti denominato “corso di formazione per i pre-requisiti lavorativi” presso il proprio laboratorio. L’attività lavorativa impegna 30 ore settimanali, è monitorata e organizzata da un tutor con anche l’ausilio di un operatore part – time e da alcuni volontari. Le finalità del corso si focalizzano nel bisogno di far acquisire al corsista le competenze basilari tipiche dello status di lavoratore come ad esempio, il rispetto degli orari, delle regole e dei compiti assegnati oppure, il mantenere un corretto comportamento nei confronti del tutor e degli altri corsisti potendo con ciò dimostrare la propria motivazione al cambiamento. La formazione ai prerequisiti lavorativi permette all’utenza di accrescere un sentimento di autostima e di pari passo, di raggiungere un’adeguata preparazione per far fronte a mansioni maggiormente impegnative. In tale progettualità, emergono dunque gli elementi fondativi l’esperienza ergo-terapica: la motivazione all’impegno su cui necessariamente si basa la richiesta volontaria; l’acquisizione di competenze di base attraverso lo svolgimento di attività manuali; la temporaneità dell’esperienza e l’adesione personale agli obiettivi del progetto. L’attività laboratoriale è definita nell’assemblaggio di prodotti di cartotecnica, accessori per la casa, componenti elettrici ed anche, nel confezionamento e nell’imballaggio di numerose tipologie di prodotto per conto di aziende partner. L’associazione riconosce un premio presenza svincolato dalla effettiva produttività ma riferita all’impegno dimostrato nella partecipazione alle attività proposte. Pur nell’esiguità del suo ammontare, tale somma è tuttavia un corrispettivo che può rafforzare l’autostima dei corsisti favorendo quel percorso verso la vita indipendente che è l’obiettivo del progetto di reinserimento sociale. La formazione ai prerequisiti lavorativi, permette quindi di rafforzare la motivazione, di sperimentare un sentimento di autostima e di raggiungere un’adeguata preparazione per far fronte a mansioni maggiormente impegnative.
Orario di apertura dal lunedì al venerdì:
8.00 – 12.30 13.30 – 16.30
Laboratorio di assemblaggio APAS
Via Linz n. 167
38121 Spini di Gardolo
Telefono 0461 095666